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biografia

biografia

Al primo settembre del '95 morì mia sorella Monica, più giovane di me di circa 8 anni, bellissima, ricca di femminilità e di un'ironia intelligente, raffinata, mai volgare…incantevole, piena di grazia, la creatura più bella che io abbia mai incontrato…eppure fino a quel momento avevo fatto l'attrice, viaggiato, conosciuto città come Parigi, Los Angeles, New York, L'Havana…tanta gente famosa e anche seducente.
L'anno dopo, per il dolore, morì mia madre Laura. Aveva 59 anni. Dopo la morte della Monica non mangiava più, non dormiva più… fumava solamente, giorno e notte…le venne un infarto, a mezzogiorno dell'11 febbraio del '97…ieri sarebbe stato il decimo anniversario di quel giorno maledetto.
Mia nonna Rosa, che era la sua mamma e che insieme a lei aveva cresciuto me e i miei fratelli (la Manuela, Maurizio e la Monica) sostituendo l'assenza dei nostri padri, mi chiamò insieme a mio nipote Ettore, figlio di mia sorella Manuela (suo nonno era il celeberrimo baritono Ettore Bastianini) dicendomi: “Vieni, la mamma sta male”. Ero a Roma, presi immediatamente la macchina e corsi a Forlì…Quando arrivai, alle 5 del pomeriggio, la nonna e Ettore mi stavano aspettando nel piazzale dell'ospedale Morgagni dove poche ore prima mia madre era stata condotta da un'ambulanza del 118. Mi vennero incontro con una tristezza infinita e quando mi raggiunsero, guardandoli, capii che era morta. Cominciai a urlare lì, nel piazzale, e corsi al pronto soccorso per per poterla stringere, abbracciare…non volevo crederci…la vedevo salutarmi con la mano, pochi giorni prima, mentre stavo tornando a Roma dopo averle fatto visita, da dietro il vetro di una finestra dell'appartamento in cui abitava, a Palazzo Guarini. Aveva un mesto sorriso, ancora più mesto di tutto quello che ci circondava, dopo la morte della Monica…al pronto soccorso mi dissero che non potevo vederla perché l'avevano già portata via e mi diedero in malo modo dei tranquillanti perché io continuavo a urlare che non era possibile, che era stata la mia mamma per tutta la mia vita, che poche ore prima era viva e non potevano strapparmela così…ma non ci fu niente da fare.
Ci fu un altro funerale. Vidi chiudere in una bara anche mia madre, a poco più di un anno dalla morte della Monica. Per la seconda volta in così poco tempo mi sentii strappare il cuore, la ragione, i sensi e ogni altra cosa. Avrei voluto farmi chiudere con loro, abbracciata a loro per sempre. Invece, in apparenza, io continuavo a vivere.
A Natale di quello stesso anno la nonna Rosa si ammalò di influenza. Era allergica agli antibiotici ma i medici non se ne accorsero e continuarono a somministrarglieli per diverse settimane, mesi…e così, il 18 febbraio 1998, un anno e una settimana dopo la morta della sua Laura, anche lei morì.
Continua...


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